In occasione di Art Verona, Sababa Atelier apre le porte del laboratorio di Noy Jessica Laufer per un Open Studio dedicato alla pittura. La mostra offre uno sguardo intimo sui suoi lavori, in cui si intrecciano frammenti di memoria tra Italia, Israele e Romania. Ogni dipinto diventa una finestra su ricordi personali e collettivi, attraversando culture e luoghi diversi. Il percorso artistico di Noy Jessica Laufer è permeato dall’immaginario orientale, caratterizzato da un decorativismo astratto che si manifesta attraverso sfondi monocromatici, spesso blu o oro, arricchiti da motivi naturalistici come il sole rosso o trame floreali. Tuttavia, al centro delle sue opere, sempre strettamente figurative, si trova l’essere umano, catturato nella sua essenza più autentica, in un dialogo costante con gli elementi decorativi.

Noy Jessica Laufer è nata a Haifa, Israele, nel 1990, ma ha trascorso gran parte della sua vita a Verona, dove ha coltivato la sua passione per le arti visive. Nel 2016 ha conseguito il diploma di secondo livello in Arti Visive e Studi Curatoriali presso la Naba, Milano. Dopo gli studi, ha iniziato a esplorare il mondo dell’arte contemporanea sia come artista che come curatrice. Nel 2018, ha iniziato a far parte del collettivo “Lo Spazio Veronetta”, un luogo dedicato alla sperimentazione artistica e alla collaborazione creativa. Nel 2022, ha fondato il suo studio, “Sababa Atelier”, dove continua a lavorare sia come artista che come curatrice.

Sababa Atelier, ubicato nel centro storico di Verona, è uno spazio dedicato all’arte emergente e affermata, ispirato al concetto di “sababa”, una parola dello slang israeliano che esprime positività, tranquillità e apprezzamento. La galleria si articola in due stanze espositive, pensate per permettere ai visitatori di immergersi nei mondi creati dagli artisti, offrendo un’esperienza intima e riflessiva. A differenza dei tradizionali spazi di aggregazione culturale, Sababa Atelier vuole essere un rifugio raccolto dove l’arte viene vissuta in modo personale, senza forzature. Ogni angolo invita alla calma e alla scoperta, in sintonia con l’atmosfera rilassata e serena che il nome stesso richiama. L’obiettivo è offrire un ambiente dove poter esplorare con tranquillità, favorendo un contatto diretto con le opere esposte, in cui tutto è “tutto bene”, proprio come il significato di “sababa”.